Spesso sentiamo bussare dentro ma non c’è nessuno fuori alla porta. Forse sarà il portiere del nostro cuore o forse qualcuno che ha sbagliato numero civico. Rimaniamo allora in ascolto con l’orecchio ben teso. Non ci lasciamo distrarre dal rumore della pioggia che cade forte fuori o forse ci fermiamo proprio ad ascoltare il silenzio, il rumore del nulla, l’insetto che vola, lo scricchiolio della casa, di ciò che ci circonda, del nostro corpo, della nostra anima, forse. Qualcuno parla, là in fondo. Sono discorsi confusi, sarà straniero… Non si capisce ciò che dice, troppe cose, troppo in fretta. Ci sarà un dizionario, sull’enciclopedia non c’è scritto nulla che possa aiutare a comprendere. Non c’è soluzione… niente di niente… tutto sembra troppo complicato… parla d’amore, di affetti e di amicizia, parla di noi e della nostra vita…

…qualcosa finalmente inizia ad essere più chiaro. L’ascolto del nulla ha chiarito qualche pensiero. Sarà forse che questa voce che ci parla è semplicemente il nostro cuore che ci spingere a vivere, a sobbalzare dalla noia, ad accendere la nostra esistenza? Sarà forse che la parte più nascosta del nostro Io ci sta dicendo che possiamo farlo anche noi, che anzi, è davvero il nostro turno questo, che tocca a noi, che possiamo essere noi questa volta a dire come deve andare. Dirlo a noi non ad altri. A noi. Ed allora iniziamo a pesare che la pioggia non è il cielo che piange ma solo un party in piscina un po’ troppo vivace dei coinquilini delle stelle, iniziamo a pensare che le fatiche della giornata non sono l’arrivo e la fine del nostro cammino ma un’opportunità per conoscere ciò che vogliamo o non vogliamo essere. Troppo facile dirlo. Troppo facile pensarlo. Dimostriamo che non è così. Dimostriamolo a noi non ad altri. A noi.

Quest’oggi si parla anche di qualcos’altro là in fondo. Di cosa adesso, in questo momento, ci può far stare bene. Per noi la soluzione più facile è la nostra cucina, i pois che abbiamo dentro, è la voglia di fare che ci accende. Per noi è la ricetta di oggi, il nostro risotto con radicchio e taleggio. E per voi? Provate… magari l’effetto sarà il medesimo!

 

risotto radicchio 2

 

350 gr di riso per risotti

2 cespi di media grandezza di radicchio rosso

100 gr di pancetta a cubetti

100 gr di taleggio

1 litro  di brodo vegetale

2 spicchi di aglio

una manciata di gherigli di noce

olio e sale q.b.

 

risotto radicchio 4

Riducete il radicchio a listarelle, lavatelo per bene e mettetelo a rosolare in una padella con dell’olio ed uno spicchio di aglio.

A metà cottura spegnete e mettete da parte.

In un altro tegame invece iniziate a preparare il risotto: mettete ad imbiondire l’aglio rimasto insieme all’olio ed alla pancetta e non appena questa inizierà a rosolare versate il riso e fatelo tostare.

Iniziato a tostare il riso cominciate a versare il brodo vegetale e portate a cottura lentamente, mescolando di continuo; a metà percorso aggiungete il radicchio e finite la cottura.

Mantecate con una noce di burro e con il taleggio ridotto a cubetti.

Al momento di servire decorate con dei gherigli di noce e volendo con una cialda di parmigiano.

Dose per 4 persone.

Buon appetito!!!

Ilaria & Serena

risotto radicchio 3

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